Mi capita spesso di leggere notizie sui giornali che mi suonano strane. Se poi approfondisco mi accorgo che la notizia in sé è spesso diversa da come raccontata. Spesso è completamente stravolta o persino falsa. Mi direte che rispetto al web questo non è nulla. Ma il problema è che questi vengono pagati per fare informazione, sono dei professionisti iscritti ad un albo e millantano un codice etico.
In questi giorni mi è capitata questa notizia sotto mano, che è stata ripresa da tantissimi giornali :
AL COMIZIO DELLA LEGA SPUNTANO DELLE BANDIERE NEONAZISTE.
Mi puzzava di cazzata. Ma molte testate ne hanno parlato:
Secolo di Italia:www.secoloditalia.it/2018/02/non-sanno-piu-che-inventarsi-spunta-una-bandiera-nazista-al-comizio-di-salvini/
In realtà la bandiera è quella del KEKISTAN e chi vive la sottocultura del web sa bene cosa sia. Provo a spiegarla al volo ma sul web trovate molte spiegazioni: Il KEKISTAN è un paese immaginario nato sul web per prendere in giro i politici e che per altro ha un presidente NERO che si chiama BIG MAN TYRONE
Alcuni giornali hanno infatti dato la notizia corretta:
Il fatto quotidiano : https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/27/la-bandiera-neonazista-al-comizio-di-matteo-salvini-non-e-neonazi-e-il-sostenitore-della-lega-trolla-tutti/4190921/
La cosa più grave è che se leggete gli articoli che hanno creato la falsa notizia, sono arrivati fino a capire che la bandiera fosse del KEKISTAN, ma non hanno sufficientemente approfondito la cosa fino a capire che fosse una burla. Non hanno guardato i video su YouTube ufficiali, non hanno guardato la campagna che gli esponenti del Kekistan hanno fatto durante le elezioni americane, insomma non hanno fatto quello per cui sarebbero pagati: approfondire. Ma non saranno mica gli stessi giornalisti che accusano il web di essere solo la casa delle FAKE NEWS?
La FAKE NEWS questa volta e’ nata nelle due principali testate di informazione d’Italia.
Rispondi