Ma che bravi questi Danesi!!!

La Danimarca è un paese ordinato, civile, ricco e noioso. Almeno questo è quanto mediamente noi medio italiani pensiamo. Da parte mia avendoci vissuto praticamente sei mesi posso con cognizione di causa dire che tutto è effettivamente fatto bene e gestito in modo eccellente. Purtroppo per la mia indole calabro-piemontese questo è troppo ordinario. Mai un guizzo, un momento di follia. Avete mai sentito di scioperi o tumulti di qualche sorta in Danimarca? La maggior parte delle persone non sa che hanno una Regina proprio come in Inghilterra. Ma neanche lei  ci da una soddisfazione, nessuno scandalo , nessun losco accoppiamento. Insomma tutto tristemente corretto e ordinario.

Chiaramente la realtà è molto diversa e oggi vorrei parlarvi proprio di una campagna pubblicitaria fatta dalla Danish Cancer Society che vi farà vedere i danesi sotto un’altra ottica. La campagna serve per sensibilizzare i Danesi sui rischi dei tumori alla pelle che uccidono un loro abitante al giorno. L’argomento è importante ma drammaticamente ostico da affrontare soprattutto se si vuole avere un qualche successo mediatico.

E qui che i Danesi mi tirano fuori il loro genio. Hanno studiato, studiato, studiato e poi hanno fatto la loro mossa.

HELP A DANE

La campagna si spiega da sola basta guardare questo video

Questo video è stato fatto nelle lingue di tutti i paesi in cui i danesi vanno in vacanza ed è stato promosso su youtube e i social network. Su Facebook c’è anche una pagina che 21.000 follower e che alterna questo tipo di contenuti a  immagini come queste :

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Chiaramente c’è anche un sito a supporto https://www.helpadane.com che ha questo tono di comunicazione :

Senza titolo

E’ una delle migliori campagne che ho visto negli ultimi tempi. Se a questo ci aggiungiamo l’argomento trattato la considero veramente eccezionale. Fate un giro sui loro canali social o sul sito. Merita davvero

Detto questo un paio di riflessioni. Pensate ora ad una campagna fatta in Italia. Avremmo la capacità di andare così oltre? Di sfruttare lo sfottò anzi l’autosfottò per sensibilizzare su un argomento legato alla salute? Perchè loro ci sono riusciti? Perchè questa campagna è così bella?

La risposta è IL FINE ed il MEZZO. Loro avevano un fine che era sensibilizzare sull’argomento ed un mezzo che era il digital per poterlo far uscire dai confini della comunicazione sociale. In mezzo c’erano la consuetudine di come si comunica su questi argomenti, i vincoli formali, la volontà di informare tecnicamente, ecc. Ecco loro di quello che c’era nel mezzo se ne sono fregati. Si sono focalizzati solo sull’ingaggio, sul fatto di alzare l’interesse sull’argomento. Non c’è stata la smania di informare esaustivamente. In un comitato scientifico sentiremmo persone dire che questa campagna non informa nel dettaglio sui rischi e su quali malattie e quali cure ci siano. Ma che ce frega!!!!!!! 

Spesso per mettere tutti i puntini sulle i e rispettare vincoli formali si fanno campagne che non funzionano. Mi capita di vederlo tutti i giorni. Ci si concentra sul lessico, sulle singole parole, sul fatto di voler raccontare tutto e non pensano se questo affosserà la campagna. Io uso questo caso in tutte le sessioni formative che faccio ad imprenditori, proprio per fargli capire lo spirito con cui si deve affrontare il digital.

Detto questo bravi i danesi e prometto che non mi permetterò mai più di dire che siete noiosi ed ordinari.

 

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